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LA VACANZA ALLE MALDIVE È UNICA, MA COSA CERCATE?          (clicca qui sopra su FILE per scaricare il pdf di questo articolo)

Diciamolo subito: la vacanza alle Maldive è unica e richiede un investimento da valutare attentamente per ottenere il massimo risultato. Partiamo dai punti cardine: clima, voli intercontinentali, trasferimenti dall’aeroporto Velana, struttura ospitante, assicurazione.

 

CLIMA E STAGIONALITÀ

La stagionalità: si potrebbe quasi affermare che il clima alle Maldive segue la stagionalità dei prezzi, con poche eccezioni. Sembra uno scherzo, ma “listini alla mano” sembra abbastanza vero, ma non si tiene conto che in realtà solo in due momenti il clima è veramente avverso.

Il clima maldiviano è regolato dalle correnti monsoniche, le quali non sono necessariamente sinonimo di piogge scroscianti continue, ma semplicemente indica i venti e le correnti dominanti a seconda del periodo, fortemente influenzati da due fattori: la presenza del grande subcontinente indiano a nord-est e l’enorme bacino dell’Oceano Indiano all’opposto, il tutto a cavallo della linea dell’equatore. Sono insomma immerse in due fluidi (aria e acqua) costantemente caldi - l’aria è a livelli di umidità elevatissimi - il tutto peggiorato dalla posizione equatoriale, quindi in costante bassa pressione, dando all’arcipelago un regime di costante variabilità. Cosa cambia da una stagione monsonica all’altra? In realtà non tantissimo, anche se parliamo di “monsone secco” in inverno, quando l’aria più fresca e secca scende dall’India verso l’equatore e di “monsone umido” in estate quando l’aria calda e umida dell’oceano viene “risucchiata” dalla bassa pressione che si forma sull’India. Quello secco più o meno da fine Dicembre ad Aprile, quello umido da Maggio fino a Novembre, ma con pochissime differenze durante la parte centrale delle due stagionalità, poiché le temperature sono simili e l’umidità relativa cambia poco. Durante l’estate prevale la possibilità di trovare giornate nuvolose e con qualche scroscio, ma assai raramente più di due o tre di seguito, mentre in inverno prevale la possibilità contraria di trovare giornate soleggiate, interrotte di tanto in tanto da giornate nuvolose e scrosci. I momenti peggiori sono quelli di transizione da un monsone all’altro, quando è maggiore l’instabilità. Immaginate venti e correnti che da mesi corrono in un senso iniziare ad invertire la propria marcia: pur trattandosi di aria parliamo di miliardi di tonnellate di fluido che si scontrano tra loro. Per questo motivo ad esempio Natale potrebbe essere instabile o Luglio molto bello se una transizione è in ritardo o in anticipo. Si aggiunge alla fine il cambiamento climatico, che aggiunge un’altra variabile a quanto scritto sopra, ma anche a regalare da qualche anno un bell’Agosto, il mese preferito per le vacanze degli italiani! E poi, alle Maldive cercate solo un solarium a cielo aperto o anche altre attività? Anche questo influenza la scelta. Parlatene con il vostro consulente.

 

VOLI INTERCONTINENTALI E PENNETTE VODKA E SALMONE

La nostra vacanza inizia cronologicamente con un volo, andiamo a sfatare anche qui un mito, soprattutto recente: “il volo costa poco”. E’ così solo in bassa stagione. Relativamente ai voli l’alta stagione è quando la richiesta è elevata dal paese di origine (Italia) a quello di destinazione (Maldive), quindi, semplificando è bassa stagione da dopo Pasqua fino a metà/fine luglio e da settembre a metà dicembre; alta stagione da dopo capodanno a Pasqua e altissima per le vacanze natalizie. E Agosto? Potremmo dire che è una stagione medio/alta. E’ possibile risparmiare qualche soldino, ma un patto: prenotare con largo, larghissimo anticipo. Alle Maldive non si va più con le grandi catene charter che hanno dominato il turismo fino agli anni dieci: grazie soprattutto alle compagnie arabe si sono aperte le possibilità di andare alle Maldive con voli di linea, non per forza a cadenza settimanale. Quindi quasi tutti gli operatori acquistano i posti alla bisogna e raramente - solo nei periodi di grande movimento - dei pacchetti di posti di gruppo, rilasciando però l’invenduto due o tre mesi prima della data del volo, per non correre il rischio di pagare penali, cosa folle dopo il periodo buio della Pandemia. Quindi lasciate perdere la leggenda del “last minute”: è come parlare delle pennette alla vodka - archeologia degli anni ’80 - o sono il frutto di un tragico errore strategico di un operatore turistico. Prenotate prima!

Prenotate prima… non sono ripetitivo, ma vale anche per la prenotazione della camera. Generalmente, soprattutto per hotel e resort, esistono le offerte “EBO” o “Prenota Prima”, che talvolta possono arrivare anche a percentuali interessanti del 25% (della sola quota camera). Ma lasciamo da parte per ora la parte land della nostra vacanza.

 

I TRASFERIMENTI ALLE MALDIVE

I trasferimenti alle Maldive, croce e delizia di chi arriva a Malè e deve raggiungere la struttura ospitante. Possono essere in idrovolante, volo interno “con-aereo-su-ruote”, barca veloce. Teoricamente potrebbe esistere anche il traghetto di linea: dovete però pensarlo solo se limitato a poche miglia all’interno dell’atollo di Male Nord, a meno che non vogliate passare la vostra vacanza su un battello dal comfort appena passabile.

L’idrovolante è sicuramente un’opzione straordinaria e impagabile (una volta pagato!). Immaginate di volare a poche centinaia di metri dal pelo dell’acqua, gustandovi un panorama senza pari. Se potete, fatelo! Dall’aeroporto Velana verrete trasportati, in genere con dei van o minibus verso il seaplane terminal, in pratica l’idroscalo. Qui verrete imbarcati dopo un’attesa più o meno lunga su un idrovolante comandato da un simpatico pilota quasi sempre a piedi nudi. Dopo un volo variabile da 20 a 40 minuti arriverete al vostro resort, magari dopo un ammaraggio intermedio: infatti non esistono orari definiti, i voli vengono organizzati e fatti partire a seconda dell’affluenza e raccolti per destinazioni. I collegamenti non vengono effettuati verso le strutture più vicine - Male Nord e buona parte di Male Sud- e per quelle più lontane a causa della lentezza e della scarsa autonomia dei velivoli. Detti i pro, vediamo i contro: il costo, che comunque farà parte del vostro pacchetto, l’orario operativo limitato in quanto volano solo con la luce del sole (dovrete arrivare a Malè indicativamente entro le 15:00 e ripartire dopo le 10:00), l’attesa che può essere lunga.

La barca veloce è l’opzione più utilizzata se soggiornerete nell’atollo di Male Nord o nella parte alta di Male sud, oppure in hotel e guesthouse nel raggio di un centinaio di km massimo. Si tratta di grossi motoscafi, dotati di tre-quattro motori generalmente fuoribordo, tanto da raggiungere una potenza di 700/1000 cavalli. Possono sfrecciare anche a 40 nodi, quasi 80km/h, consentendo di raggiungere anche destinazioni relativamente lontane in due ore o poco più. Il molo si trova proprio al di fuori del terminal di arrivo e le partenze dipendono dalla destinazione finale: quelli dedicati ai resort partono più volte al giorno, limitando le attese ad un massimo di due ore o poco più, mentre quelli per le guesthouse sono regolari una o due volte al giorno o non operativi in alcuni giorni come il Venerdì, costringendo ad attese che possono essere lunghissime, soprattutto al ritorno qualora abbiate il volo in tarda sera. O al contrario non consentono di prendere il volo di rientro di mattina. Il “pro” è quindi nel costo e nella velocità se non dovrete recarvi troppo lontani, i “contro” sono diversi: confort minore in caso di mare mosso e/o se dovete passare da un atollo ad un altro e gli orari che possono essere scomodi, con attese lunghe.

Da vari anni su alcune isole di tutti gli atolli sono stati aperti dei piccoli aeroporti, dove possono atterrare “su ruote” degli aerei turboelica da circa 30/70 posti. Raramente sarà la vostra destinazione finale, quasi sempre si prosegue poi con un breve collegamento in barca veloce, in genere senza lunghe attese perché organizzati proprio alla bisogna dei clienti. Gli orari di partenza sia da Malè sia dalle isole sono diventati abbastanza regolari, e le attese tra un volo intercontinentale e quello domestico si sono ridotte, comunque nell’ordine del paio d’ore abbondanti da spendere tra ritiro bagagli e cambio del terminal. Un altro fattore positivo è che questi aerei possono operare anche di notte, quindi il trasferimento è poco influenzato dall’orario d’arrivo tassativo richiesto per l’utilizzo dell’idrovolante. I contro sono il costo, ancora elevato in un regime che non è monopolistico ma di cartello tra pochi operatori e la scomodità di aggiungere un cambio in più al vostro viaggio. L’attesa più raramente rappresenta un problema.

Ultima nota riguardante i trasferimenti: non rappresenta motivo di furbizia cercare di prenotarsi da soli il trasferimento interno: la differenza di prezzo sarebbe risibile quando addirittura nulla, ma soprattutto tenete conto che è un problema della struttura ospitante trovarvi posto sul trasferimento, senza il quale non potrebbe vedervi arrivare, quindi vendere la prenotazione della camera.

 

ASSICURAZIONE: QUANDO GLI ZERI CONTANO

Per non lasciarla ultima, parliamo subito dell’assicurazione. Non lesinate su questa, o almeno controllate che l’operatore ne includa una seria. Vediamo operatori che non includono la garanzia annullamento, lasciando il costo a parte, con valori che vanno da 60/70€ a diverse centinaia a seconda del valore assicurato. Qual è il senso? Esiste ancora qualche amante del rischio che non assicurerebbe le migliaia di euro del costo di una vacanza? Noi preferiamo che sia inclusa. Valutate poi con attenzione il valore della polizza medica e di assistenza: esistono operatori anche molto grandi e blasonati che ne includono una che copre fino a 15.000€, offrendo solo a pagamento coperture fino a 250.000€. Cosa pensate di assicurare con 15.000€? Pensate che un rientro sanitario solo per un paio d’ore di volo può superare questa cifra! E un malaugurato ricovero non costa mai meno di qualche migliaio di dollari al giorno. A meno che vogliate farvi curare da qualche maniscalco come nel vecchio west, naturalmente. Meglio chi vi assicura, senza troppi falsi risparmi fino a 1.000.000€. O no?

 

ATOLLI, ISOLE, RESORT, HOTEL, GUESTHOUSE. NON SONO SINONIMI

Infine, finalmente, parliamo di isole e strutture alberghiere. Nel caso delle Maldive si pensa a dei sinonimi, nulla di così sbagliato. Per la scelta dell’isola come entità mare-sabbia-alberi pensate a cosa volete fare: stare solo sparapanzati al sole e al massimo bagnare l’ombelico? Allora tutto va bene, basta che ci sia la sabbia e non si sprofondi subito nel blu scuro della scarpata oceanica. Volete passare il tempo a fare snorkeling e magari vedere un po’ di barriera ricca di pesci? Cercatene uno con la barriera a breve distanza da riva, almeno in una parte dell’isola (sono pochissime le isole completamente circondate da barriera vicina a riva. Cercate un’isola senza antiestetici muretti di protezione? Farete fatica a trovarne: infatti sia per i timori nati dopo lo tsunami del 2004, sia per l’innalzamento delle acque dovuto al cambiamento climatico è diventato quasi un obbligo per proteggere l’isola, la struttura e la sua spiaggia. In questa ricerca sono molto d’aiuto due strumenti: uno è Google Earth, cercate la vostra isola, verificate che l’immagine sia recente e scegliete. L’altro tool è il vostro consulente/operatore: dite cosa cercate, non siate troppo generici e cercate con lui la soluzione migliore o almeno quella più vicina ai vostri desideri.

Le strutture costruite sulle isole poi si dividono in gruppi e sottogruppi, ma affrontiamo solo i primi, poiché i sottogruppi alla fine sono dati soltanto dal numero di stelle e dal budget, che regolerà tutto anche annullando tutte queste centinaia di parole scritte finora. Fondamentalmente possiamo parlare di villaggi turistici o resort secondo il concetto maldiviano “one island - one resort”, ovvero una sola struttura su un’isola privata, totalmente dedicata al turismo. L’altro gruppo sono gli hotel e le guesthouse, situate su isole abitate dove possono coesisterne diverse, anche varie decine.

Per quanto riguarda la vita dei viaggiatori, le differenze fondamentali sono quelle che regolano la convivenza gli ospiti della struttura turistica e la Repubblica delle Maldive. Queste, ricordiamolo, sono una repubblica islamica per alcuni versi tradizionalista, la quale vieta vieta comportamenti offensivi verso le loro tradizioni. Alcuni di questi sono assoluti e non negoziabili, come la pornografia, l’esposizione delle nudità, l’uso di droghe o di carne di maiale e altro ancora, regole che devono essere osservate su tutto il territorio della Repubblica, con pene pecuniarie e/o detentive talora molto pesanti. Per semplificare, il topless è assolutamente vietato ovunque, non troverete una salamella e nemmeno una Bibbia. Sulle isole date in concessione alle strutture one-island-one-resort è concessa la possibilità di girare in costume da bagno su tutta l’isola - tutta la spiaggia è infatti dedicata ai turisti ospiti – ed è consentita la somministrazione di alcolici (attenzione però alla scelta: stanno nascendo anche resort halal, quindi questo non è concesso… lo strumento del consulente serve anche a questo, inoltre in quasi nessun resort è concesso di recarsi ai ristoranti in costume, anche per una semplice questione di igiene e decoro). Di converso vuol dire che sulle isole abitate, ovvero quelle dove sorgono guesthouse e hotel, solo una parte della spiaggia è dedicata ai turisti in costume (bikini beach) e dalla camera alla bikini beach bisogna andarci coperti con maglietta-pantaloncini-pareo e non vengono venduti alcolici a terra. Ma anche qui attenzione alle eccezioni, in questo caso positive: ad esempio al The Barefoot Eco Hotel è dedicata una lunghissima spiaggia raggiungibile in costume dalla camera e gli alcolici non possono essere consumati a terra. Ma appunto: è vietato “a terra”! Sulla barca bar autorizzata dalle autorità locali ciò è possibile.

 

Speriamo di avervi dato un quadro di base abbastanza chiaro e dettagliato, ora tornate indietro nella pagina e scegliete una proposta!